Il viaggio di Goethe in Italia - ZIP Rivista Letteraria per i Giovani

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Il viaggio di Goethe in Italia

Reciproche Visioni italo-tedesche
UN VIAGGIATORE TEDESCO IN ITALIA: GOETHE  
Impressioni suscitate dal Bel Paese nel viaggiatore di ieri e di oggi
di Ylenia Jessica Micale


Drammaturgo,  poeta,  saggista, scrittore,  teologo,  filosofo,  umanista,  scienziato,  critico d'arte e critico musicale tedesco… tutto si riunisce in un unico nome: Johann Wolfgang von Goethe, più semplicemente conosciuto come Goethe. Inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale) fu un’icona di “Uomo Universale” capace di volgere il più vivo interesse alle diverse realtà culturali nazionali (inglese, francese, italiana, greca, persiana e araba). Compì diversi viaggi e di una terra in particolare apprezzò l'arte ed il carattere del popolo, immortalandola nelle sue pagine.
Provate a indovinare il nome di questa magnifica terra... Terra d’artisti e meraviglie classiche, meritevole di essere esplorata soprattutto perché testimone di ideali classici che potevano fornire un’esperienza unica e stimolante, persino felicità! Così accadde a Goethe quando per la prima volta vide “dal vivo” un monumento romano, l‘Arena di Verona. Ebbene si, fu proprio l’Italia con le sue preziose perle come Roma, Verona, Venezia, la Sicilia a far rinascere Goethe, come artista e come uomo. Ciò che a lui importava non era tanto l'Italia di Michelangelo, di Leonardo,  della grande pittura rinascimentale e barocca. Non era nemmeno la politica. Ciò che invece suscitava la sua curiosità erano le impressioni che riceveva dal paese e dalla gente,  mescolate con riflessioni su arte, cultura e letteratura.
Goethe visse l’Italia in una maniera tutta sua e che nessun'altro poteva vivere così. Quando fece ritorno in Germania lo prese una tal nostalgia dell’Italia (Sehnsucht) che si mise a scrivere di questi viaggi (Reisen nach Italien ) e compose questi magnifici versi:



Kennst du das Land,  wo die Zitronen blühn,
Im dunklen Laub die Goldorangen glühn,
Ein  sanfter Wind vom blauen Himmel weht,
Die Myrte still und hoch der Lorbeer steht,
Kennst du es wohl?
Dahin! Dahin
Möcht ich mit dir,  o mein Geliebter,  ziehn!

Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Nel verde fogliame splendono arance d'oro
Un vento lieve spira dal cielo azzurro
Tranquillo è il mirto,  sereno l'alloro
Lo conosci tu bene?
Laggiù,  laggiù
Vorrei con te,  o mio amato,  andare!


Così, con le sue pagine piene di ardore e di nostalgia, Goethe diede inizio allo speciale rapporto tra viaggiatori tedeschi e il Bel Paese … un rapporto che non si è più spezzato, dato che essi continuano a costituire una presenza importante del Turismo italiano. Con quali occhi guardano l’Italia? Con gli stessi del loro illustre predecessore? Probabilmente identiche sono alcune impressioni e alcuni luoghi comuni sull’italianità che facevano scrivere a Goethe:


L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole.
Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano, dell'altro diffida, e i capi dello Stato, pure loro, pensano solo per sé.
Bello è il paese! Ma Faustina, ahimè, più non ritrovo.
Non è più questa l'Italia che lasciai con dolore.


Eppure Goethe amava questo paese… e i suoi connazionali continuano a tornaci e a tessere le fila di una ragnatela di incontri che dura da secoli. Cosa percepiscono dell’Italia questi uomini del Nord e cosa sentono quando passeggiano per le sue strade? E l’Italia come li accoglie, cosa ne riceve, quali tesori è pronta a svelare? Interessante a  questo proposito l’iniziativa proposta dal Goethe-Institut che, in collaborazione con Cinefest di Amburgo, ha curato una rassegna di film italiani e tedeschi, intitolata Reciproche visioni. Kino in italiano. Cinema auf Deutsch. Il progetto, iniziato il 13 ottobre 2011 e destinato a concludersi il 15 marzo 2012, si propone di capire, analizzando la cinematografia dei due Paesi, come si vedono reciprocamente i due popoli e come si sono evoluti le loro relazioni.
Certo, oggi qualcosa è cambiato… il viaggiatore odierno ha tempi e occhi diversi. Goethe compì i suoi viaggi quando ancora nel viaggio era nascosta la variabile dell’incognito e della lentezza degli spostamenti e quando ancora l’italiano era lingua stimata all’estero.  Ai nostri giorni gli spostamenti avvengono con più facilità e con altrettanta facilità si esplorano nuove terre… Un turista odierno, quando viene in Italia, forse per la brama di conoscere, di vedere e di sapere sempre di più (anche se qui non possiamo generalizzare), non è più un viaggiatore attento ai particolari… È un viaggiatore frettoloso, anche se non si può generalizzare, che non si sofferma tanto sulle proprie impressioni nel vedere un’opera o sulle proprie emozioni, come invece fece Goethe.
Questo articolo vuole essere un invito ai lettori a cogliere l’essenza delle piccole cose, a immedesimarsi nella cultura del popolo italiano, a riscoprire e riportare alla luce frammenti di questo reliquiario della classicità, luogo della discesa al sud, al sole e al mito di Apollo; un invito a dedicare il giusto tempo all’esplorazione e alle proprie emozioni, a “respirare l’odore dei limoni” facendosi accarezzare “dal vento lieve che spira nel cielo azzurro”,  in poche parole un invito a vivere l’Italia in una maniera del tutto “goethiana”.  



CARTOLINE D'ITALIA

 
 
 
 
 
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