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Il Titanic cento anni dopo
Jack Dawson è l'italiano E. Portaluppi e Rose Lady Astor
Ecco la storia alla quale potrebbe essersi ispirato Cameron
di Giulia Lionetto C.
Jack Dawson, protagonista impersonato da Leonardo Di Caprio nel celebre film Titanic, è esistito davvero o la sua storia è puramente inventata? Se fosse un italiano?
Il 15 Aprile 1912 affondava il Titanic, la nave con a bordo 2232 passeggeri considerata praticamente inaffondabile. In occasione del Centenario dal tragico evento, torna in versione 3D nelle sale cinematografiche il Colossal che ha contribuito non poco ad alimentare la leggenda della nave. E spunta l’ipotesi che il protagonista maschile del film, pronto a un nuovo record di incassi, potrebbe essere un italiano, tale Emilio Portaluppi. L'ipotesi è stata avanzata nel documentario "Gli italiani sul Titanic" andata in onda domenica 15 aprile alle 23:00 su un canale di Sky. Questa ricostruzione trova una piccola conferma nelle parole del regista di Titanic James Cameron che, all’epoca dell’uscita del film, dichiarò che tutti i suoi personaggi erano ispirati a persone realmente esistite sebbene, in qualche caso, le loro storie fossero state mescolate.
Il punto è: a chi si è ispirato Cameron nel costruire il ritratto e la storia di Jack Dawson e di Rose?
Secondo gli autori del documentario, rispettivamente a Emilio Portaluppi, scultore e disegnatore italiano imbarcatosi in II classe, e alla giovanissima e benestante Lady Madeleine Astor. Lo stesso regista sembra farci l’occhiolino quando, in una scena del film, Rose indica a Jack proprio i coniugi Astor: “quello è John Jacob Astor e quella la sua nuova moglie, Madeleine, ha la mia stessa età”. Membro di spicco della dinastia Astor, John Jacob aveva scandalizzato la società dell'epoca, divorziando dalla moglie Ava per sposarsi, due anni più tardi, con la giovanissima e bella Madeleine Force di appena 17 anni. Dopo aver a lungo viaggiato per sfuggire ai pettegolezzi, i due si imbarcano sul Titanic a Cherbourg il 10 aprile 1912.
Si ha notizia che John Astor mandò un telegramma all’artista Emilio Portaluppi, che aveva lavorato per lui, invitandolo a imbarcarsi sul Transatlantico. Astor specificò che l’invito era formulato su esplicita richiesta della moglie Madeleine e lo scultore, che non faceva mistero della sua infatuazione per lei, cedette all’invito e acquistò un biglietto. Sappiamo dai registri della compagnia che il biglietto di Portaluppi era di II classe… ma sappiamo pure che Portaluppi trascorse del tempo in I classe insieme agli Astor e la serata precedente all’affondamento a due cabine di distanza dalla loro. C’è bisogno di esplicitare le somiglianze tra le due vicende? Jack Dawson è un disegnatore, un artista come Portaluppi; come Portaluppi, anche Jack si imbarca sul Titanic per un improvviso colpo di fortuna (o per meglio dire di sfortuna) con un biglietto di III classe ma, per intercessione di una giovane e bellissima passeggera di I classe di cui è invaghito, sale un paio di ponti e si ritrova nell’area più lussuosa della nave. Se ci sia stata una vera relazione tra i due non lo sappiamo … sappiamo però che la Rose di Cameron è una fanciulla promessa sposa a un ricchissimo e potente passeggero così come la bella Lady Astor è la giovane moglie del potente John Jacob Astor.
Quella tragica notte, come Jack Dawson, anche Emilio Portaluppi, non riuscendo a salire su una delle scialuppe di salvataggio, si lanciò dalla nave in mare prima che questa affondasse. Lui stesso potè raccontalo poichè la realtà riservò alla sua storia un lieto fine negato dalla finzione cinematografica: Portaluppi, infatti, venne ripescato dalla scialuppa su cui si trovava Lady Astor che fece di tutto per trarlo in salvo e salvargli la vita. Nel film, invece, Rose non riesce a salvare l’amato Jack Dawson ma, dopo essersi gettata in mare insieme a lui, viene salvata da una scialuppa tornata indietro in cerca di superstiti…
Un particolare, tuttavia, potrebbe disturbare questa perfetta coincidenza di circostanze e di avvenimenti e cioè il fatto che esiste una lapide su cui si legge il nome di una vittima della tragedia: J. Dawson… Ma Attenzione: scopriamo che J. non sta per Jack ma per Joseph, Joseph Dawson. Forse Cameron ha semplicemente scelto di dare al suo protagonista il nome che più gli piaceva tra quelli dei passeggeri del Titanic e, nello stesso tempo, di raccontare la storia che più l’aveva colpito, magari romanzandola un po’… insomma potrebbe aver “mescolato” il nome di J. Dawson alla vera storia di Emilio Portaluppi.
Ne è nato uno dei film più commoventi della storia del Cinema.
Per saperne di più guarda il video QUI
Emilio Portaluppi e Jack Dawson (Leo di Caprio)
Lady Madeleine Astor e Rose (Kate Winslet)