Make up artist d'eccezione per Capodanno 2013 - ZIP Rivista Letteraria per i Giovani

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Make up artist d'eccezione per Capodanno 2013


Make up artist d'eccezione per il trucco di Capodanno

Recenti tendenze, must di fine anno e vecchi trucchi per essere al top della bellezza


di Laura Micale

Il beauty è la prima cosa che si prepara quando si parte per le vacanze natalizie: naturalmente capiente, con specchio, rigido, con tanti cassettini che devono contenere ogni genere di prodotto! Ma andiamo per ordine e controlliamolo insieme… per un make-up perfetto, soprattutto in vista del veglione di Capodanno, occorre: crema idratante, fondotinta coprente, naturale o dai riflessi dorati; tamponcini o spugnette, morbidi e soffici per spalmarlo a regola d’arte. Le parole d’ordine per il Capodanno 2013 sono: occhi in primo piano, smokey e glitter. Non possono dunque mancare: eye-liner nera per il contorno esterno superiore degli occhi, eye-liner pencil kajal per il contorno interno, eye-pencil esterna glitterata; mascara super allungante per ciglia perfette; piega ciglia; eye-pencil per sopracciglia, per accompagnarne il tratteggio e delinearle; pinzetta per correggerle; ombretto chiaro di base, ombretti dai colori scuri da sfumare; profumo, cipria, fard, polvere di stelle e naturalmente rossetto e/o lucida labbra (consigliato un gloss trasparente e volumizzante)! Spazzole, pettini e piastre; Shampoo, balsamo, bagnoschiuma al ginseng o al guaranà completano l’opera. Tonico e struccante per rilassare la pelle dopo serate scintillanti e indimenticabili.
Mentre noi donne possiamo beneficiare della preziosa consulenza di Clio su Real Time, le donne dell’antica Roma avevano come make-artist Publio Ovidio Nasone. Potremmo provare, per creare un trucco natalizio davvero originale e naturale, a frugare tra i trucchi e i prodotti usate dalle nostre antichissime ave e tra le pagine del trattato di cosmetica ovidiano “Medicamina faciei feminarum”: chissà che non venga fuori qualche idea interessante!
Al pari del nostro, il beauty di una donna latina era un cofanetto di legno ricoperto di piastre cesellate d’avorio nel cui interno dovevano trovarsi: uno specchio di bronzo ben levigato; anforette in vetro, terracotta e alabastro con dentro creme, oli, profumi e unguenti d’oriente con spatoline d’argento per spalmare le creme e maschere di bellezza. Sul viso di una donna ben truccata non poteva mancare il fondotinta, fatto di un leggero strato di miele con l’aggiunta di sostanze grasse e un po' di biacca, un pigmento bianco che serve a conferire luminosità al volto. Il miele può essere usato ancora oggi come maschera di bellezza. Un cucchiaio di miele d’acacia, 2 cucchiai di yogurt e uno di crusca polverizzata sono ad esempio gli unici ingredienti utili per un peeling efficace e delicato.
Sul fondotinta, la donna romana stendeva un velo di fard ossia dei pigmenti rossi che le davano un colorito roseo e polvere di ematite per dare una particolare lucentezza. Uno stilo di carbone serviva per delineare contorno occhi e sopracciglia in combinazione con inchiostro di seppia, antimonio o datteri arrostiti. La cenere per ombreggiare e sfumare le palpebre. Il rossetto, dai colori più vari, era ottenuto dal minio o dal cinabro. Pettini d’avorio e ferri arroventati sui bracieri erano preziosi per delineare i ricci. Paste depilatorie a base di solfuri minerali, olio, resine, e sostanze caustiche, rasoi sono stati fortunatamente rimpiazzate ai nostri giorni da sistemi meno invasivi. Una crema a base di bicarbonato di sodio per pulire e sbiancare i denti fungeva da corrispettivo dei nostri dentifrici al bicarbonato. E le tinte per capelli? Esistevano speciali misture per trasformarsi temporaneamente in una bionda, in una rossa o in una bruna in base alle tendenze del momento. Per colorare i capelli di nero, ad esempio, bisognava mescolare grasso di pecora e antimonio (esistevano anche colorazioni azzurre e arancioni ma le usavano solo le donne di poca virtù).  In  caso di macchie per il viso le romane usavano le lenticchie. Sapete che ancora oggi esistono in commercio o è possibile creare con il fai da te degli scrub a base di lenticchie rosse?
Certo alcune ricette ovidiane sono di difficile esecuzione perché prevedono l’uso di ingredienti improbabili (ad esempio corno di cervo). Ma leggerle resta comunque molto interessante e divertente, sebbene direi che non sempre è consigliabile applicare pastrocchi non testati da millenni sul vostro volto, soprattutto in prossimità delle feste! Leggiamone qualcuna …
Per una pelle del viso splendente: sei libbre di lupini friggere insieme sei libbre di fave. Schiacciare il tutto in macine e aggiungere biacca, schiuma di nitro rosso e del gladiolo. Far lavorare il composto da giovani schiave, dalle braccia vigorose: il tutto non deve pesare più di un'oncia.
Per far sparire le macchie della pelle: metà di un'oncia di alghe, prese dal nido di uccelli marini, con biondo miele dell'Attica.
Per una pelle del viso liscia e odorosa: Mescolare l'incenso al nitro, circa un terzo di libbra, ed aggiungere un quarto di libbra di gomma e un dadetto di mirra grassa. Tritare il composto e diluirlo col miele, mirra odorosa , finocchio ed un pugno di rose secche. Aggiungere incenso maschile e sale di ammoniaca. Versare sul tutto una mucillagine d'orzo.
Per una pelle del viso delicata: Stemperare (sciogliere) nell'acqua fredda dei papaveri. Una volta ridotti in crema, spalmare sulle guance.
Queste ed altre ricette, oltre a numerosi saggi consigli e a rivelatori pareri maschili sull’argomento, troverete in “Medicamina Faciei”.
La cosmetica è la scienza del cosmo delle donne, finalizzata all’esaltazione e conservazione della bellezza, dell’eleganza e della raffinatezza della donna: “ars faciem dissimulata iuvat” nel senso che la cosmetica deve essere culto della salute del corpo e non narcisistica cura finalizzata alla seduzione, per non cadere nella perdita dell’eleganza e nell’esasperazione dei costumi.
Un monito che sicuramente oggi, a distanza di duemila anni, serve molto! Oggi, peraltro, la meticolosa cura della bellezza non è solo un fatto da donne, anzi prende sempre più piede tra gli uomini. A questo punto perché non provare qualche ricetta di bellezza di Ovidio? Sono naturali e non tutte complesse come quelle che abbiamo riportato! Chi non conosce, ad esempio, l’effetto tonico dell’acqua di rose? Se aveste macerato per tempo dei petali rossi in acqua distillata, adesso avreste potuto mettere nella vostra valigia un tonico naturale  e molto meno costoso di quelli in commercio. Sarà per le prossime vacanze…

 
 
 
 
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