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Occhi di memoria di Simona Ceraolo
Palla di vetro, memoria arcana,
limpida, pingue, accesa
ricordo la luna lontana
nel cielo oscurato di nubi.
Paiono ambita sorpresa
le scintille di luci graziose
promesse di futuri connubi
le stelle che attorno l'adornan festose.
Solo la notte ormai mi resta,
buio perpetuo nella testa,
un vagare pieno d'insicurezza.
Ma altri occhi prendon la luce,
altri sensi mi fanno da duce
e spazzano via ogni tristezza.